Affidamento condiviso e Frequentazione Paritaria. Cosa dice la legge - Avvocato Bari - Mediazione legale Bari

Affidamento Condiviso e Frequentazione Paritaria: Cosa Dice la Legge?

Il tema dell’affidamento condiviso dei figli è spesso oggetto di dibattito, soprattutto in relazione alla frequentazione paritaria tra i genitori.

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 22083 del 5 agosto 2024, ha chiarito che la parità di tempo tra genitori e figli è un obiettivo da perseguire, ma non un obbligo assoluto. Il principio della bigenitorialità, infatti, deve sempre essere valutato in base all’interesse del minore.

Vediamo insieme cosa significa nella pratica.


1. Cosa Significa Affidamento Condiviso?

L’affidamento condiviso prevede che entrambi i genitori mantengano un ruolo attivo nella vita del figlio, anche dopo la separazione o il divorzio.

Questo implica che:
✅ Entrambi i genitori devono prendere decisioni importanti per il figlio (scuola, salute, educazione).
✅ Il minore deve poter mantenere un rapporto equilibrato con entrambi.
✅ Il tempo di permanenza con ciascun genitore deve essere proporzionato e adeguato alle necessità del bambino.

Tuttavia, ciò non significa automaticamente che il figlio debba trascorrere lo stesso numero di giorni con entrambi i genitori.


2. La Sentenza della Cassazione: La Parità Non è un Obbligo

📌 Caso analizzato dalla Cassazione (Sentenza n. 22083/2024)

  • Un padre aveva chiesto di aumentare il tempo di permanenza del figlio presso di sé.
  • Sosteneva che l’affidamento condiviso dovesse tradursi in una frequentazione esattamente paritaria.
  • Tuttavia, sia il Tribunale di Savona che la Corte d’Appello di Genova hanno respinto la richiesta.

🔍 Motivazione della Cassazione:
👉 La frequentazione paritaria è un obiettivo tendenziale, ma non un diritto automatico.
👉 Il giudice può decidere un’organizzazione diversa del tempo del minore, se questa è più adatta al suo benessere.
👉 Il diritto alla bigenitorialità non significa divisione esatta del tempo, ma garanzia di un rapporto equilibrato.


3. Quando la Frequentazione Paritaria Può Essere Negata?

Ci sono diverse situazioni in cui un giudice può non concedere la frequentazione paritaria:

Interesse del minore non garantito – Se un’organizzazione paritaria creasse instabilità emotiva o stress al bambino.
Differente qualità della relazione genitoriale – Se uno dei due genitori ha dimostrato maggiore capacità educativa.
Condizioni logistiche sfavorevoli – Se la distanza tra le abitazioni dei genitori rende difficile una divisione equa del tempo.
Età e necessità del bambino – Ad esempio, i neonati possono aver bisogno di una maggiore presenza materna.

📌 Esempio pratico:
Se il padre vive in un’altra città e il bambino frequenta la scuola stabilmente con la madre, la parità di tempo potrebbe creare più problemi che benefici.


4. Cosa Deve Valutare un Giudice?

Quando si stabilisce il tempo da trascorrere con ciascun genitore, il giudice tiene conto di:

✔ L’età del minore.
✔ La stabilità emotiva e psicologica.
✔ Il legame affettivo con entrambi i genitori.
✔ La disponibilità e capacità genitoriale.
✔ L’organizzazione della vita quotidiana (scuola, attività extrascolastiche).

Il principio fondamentale è sempre il superiore interesse del minore.


5. Cosa Possono Fare i Genitori per un Equilibrio?

Se desideri che il tempo con tuo figlio sia ben distribuito, puoi seguire alcuni consigli:

🔹 Comunicazione aperta con l’altro genitore per trovare un accordo che favorisca il bambino.
🔹 Affidarsi a un mediatore familiare se ci sono difficoltà nel trovare un compromesso.
🔹 Dimostrare la propria idoneità genitoriale (stabilità lavorativa, tempo a disposizione, capacità di gestire il figlio).
🔹 Evitare conflitti e strumentalizzazioni: il giudice valuta anche il comportamento dei genitori.

Se ritieni che la divisione del tempo attuale non sia equilibrata, puoi richiedere una revisione delle condizioni con il supporto di un avvocato.


Conclusione

La Cassazione ha chiarito che l’affidamento condiviso non significa automaticamente frequentazione paritaria.

Il tempo trascorso con ogni genitore deve essere definito in base all’interesse del minore, valutando caso per caso.

Se hai dubbi sulla gestione del tempo con tuo figlio dopo la separazione, il consiglio migliore è rivolgerti a un avvocato specializzato in diritto di famiglia.


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