Decreto ingiuntivo - Opposizione al decreto ingiuntivo - Mediazione - Avvocato Marilena Mele - Bari

Decreto Ingiuntivo, Opposizione a Decreto Ingiuntivo e Mediazione

Il decreto ingiuntivo è uno strumento legale che consente a un creditore di richiedere il pagamento di una somma di denaro, la consegna di beni o l’adempimento di una prestazione senza dover affrontare un lungo processo giudiziario. Il creditore in tal modo ottiene un titolo esecutivo utile per aggredire i beni del debitore. Tuttavia, chi riceve un decreto ingiuntivo ha il diritto di opporsi entro 40 giorni dalla notifica, avviando una vera e propria difesa. Questa opposizione può aprire la strada a una causa vera e propria, ma il legislatore ha recentemente introdotto alcune novità che interessano particolarmente la fase di mediazione obbligatoria.

Il Decreto Attuativo n. 149/2022 e la Mediazione Obbligatoria

Con il decreto attuativo n. 149/2022, è stato chiarito e reso operativo uno dei principi fondamentali voluti dal legislatore, modificando il d.lgs. 28/2010 e introducendo il nuovo art. 5 bis, che disciplina l’opposizione a decreto ingiuntivo nell’ambito della mediazione obbligatoria. Questa innovazione si è resa necessaria a causa di una lunga diatriba tra giurisprudenza e dottrina, riguardo a chi dovesse essere responsabile di avviare la mediazione obbligatoria in seguito all’opposizione a un decreto ingiuntivo.

In passato, infatti, non era chiaro se spettasse al creditore o al debitore iniziare la procedura di mediazione. La questione è stata finalmente chiarita dalla Suprema Corte di Cassazione, con la sentenza delle Sezioni Unite n. 19597/2020, che ha stabilito che è il creditore opposto ad avere l’onere di avviare il tentativo obbligatorio di mediazione.

La Sentenza del Tribunale di Bari del 2023

A confermare questo principio, è intervenuta anche una recente sentenza del Tribunale di Bari (25 settembre 2023, n. 1768). In questa decisione, il tribunale ha ribadito che nei giudizi di opposizione a decreto ingiuntivo, soggetti a mediazione obbligatoria, è il creditore opposto a dover esperire il tentativo di conciliazione. Se il creditore non avvia la mediazione, il giudizio viene dichiarato improcedibile, con la conseguente revoca del decreto ingiuntivo.

Questo passaggio è cruciale, in quanto sottolinea l’importanza della mediazione obbligatoria come strumento di risoluzione delle controversie, soprattutto nei casi di opposizione a decreto ingiuntivo. Il mancato rispetto di tale obbligo comporta conseguenze significative per il creditore, che vede non solo annullata la sua richiesta di pagamento, ma anche revocato il decreto ingiuntivo.

Cosa Fare in Caso di Opposizione a un Decreto Ingiuntivo?

Se si riceve un decreto ingiuntivo, è fondamentale valutare con attenzione la situazione. Se si ritiene che il debito non sia dovuto, o che ci siano motivazioni per contestarlo, si può procedere con un’opposizione. Tuttavia, è altrettanto importante essere consapevoli del fatto che, nei casi in cui la mediazione sia obbligatoria, il creditore ha l’onere di avviare la procedura.

Ecco i passi da seguire:

1. Esaminare il decreto: Verificare la validità del credito e se esistono motivi validi per opporsi.

2. Consultare un avvocato: Un professionista legale è essenziale per valutare le basi dell’opposizione e preparare i documenti necessari.

3. Avviare la mediazione: Se la mediazione è obbligatoria, il creditore deve avviare il tentativo di conciliazione, pena l’improcedibilità.

4. Prepararsi alla causa: Se la mediazione non risolve la controversia, si procederà con un processo ordinario in tribunale.

La Mediazione Come Alternativa al Processo

La mediazione rappresenta una valida alternativa al processo giudiziario. È un processo extragiudiziale in cui un mediatore imparziale aiuta le parti a trovare una soluzione che sia accettabile per entrambe. Ciò è particolarmente utile in caso di opposizione a decreto ingiuntivo, dove la mediazione può accelerare la risoluzione del conflitto e ridurre i costi.

I principali vantaggi della mediazione sono:

Tempi più rapidi: La mediazione può risolvere la controversia in tempi molto più brevi rispetto a un processo giudiziario.

Migliore gestione dei rapporti: In particolare nelle dispute tra aziende, la mediazione può contribuire a mantenere i rapporti commerciali.

Maggiore controllo sul risultato: Le parti partecipano attivamente alla ricerca di una soluzione, senza affidarsi completamente al giudizio di un tribunale.

Conclusioni

In caso di opposizione a un decreto ingiuntivo, è essenziale conoscere il proprio diritto di contestare e la procedura da seguire. L’introduzione dell’art. 5 bis e la recente giurisprudenza hanno chiarito che, nei casi soggetti a mediazione obbligatoria, è il creditore ad avere l’onere di avviare la procedura. Ignorare questo obbligo può portare alla revoca del decreto ingiuntivo e alla perdita del diritto di recuperare il credito.

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